Importante giro di vite per quel che concerne le vaccinazioni. Oggi infatti è una data importante perchè i bambini non in regola con le vaccinazioni non potranno più entrare negli asili nido e nelle scuole d’infanzia.
Il compito di controllare sarà affidato ai dirigenti scolastici. Poi toccherà alle ASL inviare le multe.
Un compito delicato quindi per i dirigenti scolastici stessi. Infatti nel caso in cui un dirigente scolastico dovesse comunque consentire a un bambino non in regola con i vaccini di varcare la soglia delle scuole, le conseguenze potrebbero essere pesanti. Lo spiega il presidente dell’associazione presidi, Giannelli, sottolineando come “i presidi non possono far entrare i bambini nelle scuole materne e nei nidi in mancanza dei requisiti necessari, anche perché si rischierebbe l’omissione di atti di ufficio“.
La situazione è questa, e non piace allo stesso Giannelli definisce “lacerante” tutto ciò specificando che i dirgenti scolastici non possono diventare “gendarmi della burocrazia“.
Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), spiega invece che “il meccanismo che scatterà a partire da lunedì 12 marzo e prevede che i dirigenti scolastici debbano inviare una comunicazione scritta alle famiglie i cui bambini non sono in regola con le vaccinazioni, invitandole a presentare i relativi documenti. Se questo non avverrà i bambini di asili nido e materne non saranno ammessi a scuola fino alla presentazione della documentazione richiesta.”
Ricciardi sottolinea anche come “il dirigente scolastico notificherà ai genitori entro il 20 marzo l’obbligo di mettersi in regola e qualora ciò non dovesse avvenire l’Asl comminerà agli stessi una sanzione amministrativa“.
Cosa ne pensano i genitori? “Quella del 12 marzo 2018 non è una data vincolante. La legge 119/2017 non la prevede come tale. Non abbiamo avuto alcuna notizia da parte delle autorità scolastiche e sanitarie. Non credo che nessun dirigente scolastico si prenderà l’onere di lasciare un bimbo fuori dalla scuola senza alcun preavviso, nessuna comunicazione ufficiale. Siamo tranquilli che entreranno. Se dovesse accadere che lasciano qualcuno fuori, ne risponderanno in sede legale”. E’ questo il punto di vista di Matteo Angelini, uno dei genitori dell’associazione ‘E pur si muove’ di Rimini.