Brexit, calano iscrizioni universitarie degli studenti europei in Inghilterra

Il mondo dell’Università sta risentendo del Brexit. I dati dicono che sono in calo le iscrizioni degli studenti europei in Inghilterra.

Le ultime statistiche dicono che il numero di candidature degli studenti europei alle università britanniche è in calo del 9% rispetto all’anno precedente.

Lo sostiene la Universities and Colleges Admissions Service (Ucas), organizzazione inglese che cura il processo d’iscrizione alle università del Regno Unito. La raccolta dei dati è relativa ai corsi universitari attivi nelle università di Oxford e Cambridge e a quelli di medicina, odontoiatria e veterinaria in tutte le università britanniche.

Secondo le stime, le candidature degli studenti europei sono 6.240, 620 in meno rispetto all’anno scorso. Un dieci per cento circa che è indicativo di una tendenza.

«Il dato, anche se ancora parziale, rafforza le valutazioni negative emerse subito dopo Brexit. I tempi necessari a far uscire il Regno Unito dall’Europa sono ancora lunghi e soprattutto incerti ma, forse, è proprio questa indeterminatezza che sta generando confusione tra i nostri studenti, spingendoli verso destinazioni che sentono più “accoglienti”». Lo sostiene Mario Panizza rettore dell’Università degli Studi Roma Tre e presidente del Crul (Comitato regionale di coordinamento delle università del Lazio).

«Bisogna augurarsi che il fenomeno rimanga circoscritto e che la decisione britannica non interrompa quella spinta a viaggiare che ha animato l’intera “generazione Erasmus”. Purtroppo altri segnali, ancora più gravi e marcati, si stanno addensando intorno al tema dell’accoglienza. La facilità a comunicare, e quindi a conoscere, sarà tuttavia il deterrente più sicuro e incisivo per contrastare il contenimento degli scambi e la divulgazione dei risultati scientifici tra le università».