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Concorso docenti abilitati: ITP è titolo abilitante, servizio su sostegno deve essere valutato

Continua il braccio di ferro tra il Miur e le tante categorie di candidati ad insegnanti escluse a priori dai concorsi pubblici senza una ragione valida.

Non viene meno a questo “vizio” amministrativo, la cosiddetta fase cosiddetta transitoria, introdotta dalla Legge di riforma 107/2015 in attesa del nuovo reclutamento professionale, la quale prevede una selezione specifica per tutti i docenti già in possesso di abilitazione, compresi quelli di ruolo: nel decreto ministeriale 995 del 15 dicembre scorso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 febbraio scorso, viene regolato l’espletamento del concorso riservato ai docenti già abilitati, ma sono state anche inserite delle clausole che limitano non poco gli accessi alla tornata concorsuale finalizzata alla produzione di nuove graduatorie di merito regionali.

L’accesso sarà riservato, previa domanda da presentate attraverso il portale “Istanze on line” dal 20 febbraio alle 23.59 del 22 marzo, a coloro che sono in possesso di abilitazione all’insegnamento per la classe di concorso richiesta e/o specializzazione al sostegno per il grado di scuola richiesto, conseguita entro il 31 maggio 2017Per gli insegnanti tecnico pratici (ITP) il requisito richiesto è l’iscrizione nelle GaE o nella II fascia delle graduatorie di istituto alla data del 31 maggio 2017.

Saranno ammessi con riserva, scrive Orizzonte Scuola, i docenti che conseguiranno il titolo di specializzazione per le attività di sostegno entro il 30 giugno 2018 (Specializzazione Sostegno III ciclo); hanno conseguito il titolo abilitante o la specializzazione sul sostegno all’estero entro il 31 maggio 2017 e presentano al Miur la relativa domanda di riconoscimento, entro la data di presentazione delle istanze di partecipazione al concorso; possiedono i requisiti di partecipazione per effetto di provvedimenti giudiziari non definitivi. Secondo il Miur, su questi ultimi, che hanno goduto di pareri positivi riguardanti i ricorsi presentati, graverebbe l’ultima parola che esprimerà il giudice della sentenza di merito.

Il bando pubblicato sulla fase transitoria ammette quindi gli inseriti ITP con riserva nelle GaE o in seconda fascia graduatorie d’istituto entro il 31 maggio 2017, salvo poi prevederne l’esclusione in caso di sentenza negativa. A questo proposito, l’ufficio legale Anief ritiene illegittima la norma prevista nel decreto legislativo che soltanto per gli ITP richiede l’iscrizione entro il 31 maggio nelle graduatorie d’istituto. Come non può essere assunta la data del 31 maggio quale termine ultimo per conseguire l’abilitazione, dal momento in cui le domande scadono il 22 marzo e fino al 30 giugno si può conseguire il titolo su sostegno. D’altronde se è consentita la partecipazione di chi è inserito con riserva nelle GaE o nella seconda fascia delle graduatorie d’istituto entro il 31 maggio, lo stesso inserimento con riserva è da contestare perché il titolo di per sé richiesto per l’inserimento è abilitante. Tra le contestazioni del sindacato, che porteranno al ricorso in tribunale, figura anche la tabella di valutazione dei titoli, laddove non riconosce nel curricolare il servizio prestato sul sostegno: la mancata valutazione del servizio svolto su posti di sostegno, da sempre valutato nelle GaE, penalizza e discrimina tutti quei docenti che hanno prestato servizio agli alunni con disabilità, grazie anche alle competenze curricolari in loro possesso.

“Per l’Anief – spiega il suo presidente nazionale, Marcello Pacifico – la previsione è illegittima perché il titolo da Insegnante tecnico pratico è a tutti gli effetti abilitante, come gli altri a cui è stato dato il via libera per partecipare al concorso. Allo stesso modo, anche il servizio su sostegno non può non essere dichiarato e valutato. Faremo del tutto perché tutti gli esclusi in modo illogico possano partecipare al concorso previsto dalla ‘Fase transitoria’ per abilitati e consentire la valutazione corretta di tutto il servizio prestato per essere quindi collocati nelle nuove graduatorie regionali”.

Ma ci sono anche altre esclusione incomprensibili da questo concorso. Come quella dei docenti abilitati per la primaria e per l’infanzia, che viola il principio di parità di trattamento all’interno dello stesso personale, fatto di per se ancora più grave in assenza di un provvedimento urgente che disponga la riapertura delle GaE e consenta l’immissione in ruolo dei precari.

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