Anief non ci sta: i docenti precari abilitati all’insegnamento, a partire dai maestri con diploma magistrale, non possono essere tirati fuori delle GaE e allontanati dall’immissione in ruolo dopo anni e anni di servizio. La posizione espressa in queste ultime ore dall’Avvocatura di Stato, che porterà al licenziamento di migliaia di maestre e maestri, di cui una parte già assunti a tempo indeterminato, non fa altro che dare seguito all’assurda sentenza n. 11 dell’Adunanza Plenaria del 20 dicembre scorso, non tenendo conto del dettagliato e motivato contro-parere, firmato dall’ex presidente della Cassazione Michele De Luca.
Pertanto, il giovane sindacato conferma lo sciopero del 2 e 3 maggio: all’occorrenza, mette a disposizione un budget per il rimborso parziale delle spese viaggio per chi aderisce alla manifestazione nazionale a Roma del 3 maggio, davanti al Miur, indetta dai rappresentanti del coordinamento dei docenti diplomati magistrale abilitati. L’ennesima iniziativa di protesta farà seguito allo sciopero della fame da parte delle maestre, con un presidio permanente davanti al Miur, previsto per la prossima settimana, il 28 aprile.