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Diplomati magistrale: sindacati spingono per riaprire GaE o trasformare graduatorie di istituto in permanenti

Urge trovare una soluzione per la complicata situazione degli oltre 50mila maestri con diploma magistrale che rischiano il licenziamento. Nonostante molti di essi siano già di ruolo, il pericolo è che debbanoi tornare precari su supplenze brevi. Nasce tutto dalla sentenza dell’Adunanza Plenaria recentemente emessa.

I sindacati spingono per la riapertura immediata delle GaE. Ma per ottenerla, è indispensabile un provvedimento d’urgenza per garantire la continuità didattica. In questo modo sarebbe scongiurato il licenziamento di 7 mila insegnanti e richiamare a settembre i più di 50 mila supplenti che attualmente lavorano grazie all’inserimento con riserva nelle Graduatorie ad esaurimento.

“Se si dovesse dare un’applicazione generalizzata alla sentenza n. 11/2017 – si legge nell’interpellanza di Fratelli d’Italia rivolta al Ministro dell’Istruzione – ben 55.000 diplomati magistrale si ritroverebbero non solo cancellati dalle graduatorie ad esaurimento, dove avevano ottenuto l’inserimento con riserva, ma anche nell’impossibilità di lavorare sia nelle scuole pubbliche che in quelle paritarie, posto che l’affermata assenza di abilitazione precluderebbe qualsiasi attività di insegnamento” e “condurrebbe al licenziamento di 6.669 insegnanti già assunti con contratti a tempo indeterminato e confermati in ruolo dopo il superamento dell’anno di prova”.

Nell’interpellanza si chiede “di assumere iniziative normative urgenti”: tali norme andrebbero approvate assolutamente “prima del 30 giugno 2018 per garantire la continuità didattica e il regolare avvio del prossimo anno scolastico, attraverso la riapertura delle graduatorie ad esaurimento a tutto il personale docente in possesso di un’abilitazione all’insegnamento, nonché al fine di evitare sperequazioni tra i lavoratori della scuola pubblica italiana”.

Quindi no a nuovi concorsi o nuove graduatorie che valutino il solo requisito di servizio. Il pericolo, sarebbe il licenziamento di migliaia di insegnanti del Centro-Sud. Sì invece alla tutela di tutti i precari abilitati attraverso le graduatorie d’istituto, trasformandole in permanenti provinciali, e utilizzandole per reclutare insegnanti e accorpare la prima e seconda fascia d’istituto, e la riapertura delle Gae.

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