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Graduatorie di Istituto, boom di ricorsi presentati

 A due settimane dal nuovo anno, il Miur pubblica le attesissime graduatorie di istituto provvisorie dei docenti inseriti nella seconda e terza fascia: in queste ore, gli uffici scolastici di ogni provincia stanno rendendo disponibili le posizioni degli oltre 700mila precari interessati. Ognuno di loro potrà rendersi conto del punteggio assegnato consultando il sistema telematico ‘Istanze On Line’, utilizzando la password personale. L’operazione non è di poco conto. Perché le possibilità di errore rimangono alte.

Sempre oggi, la rivista Orizzonte Scuola ha pubblicato una articolo-denuncia nel quale spiega che “tocca alle segreterie scolastiche ‘mettere una pezza’ agli errori del sistema informatico con il quale si trovano a lavorare gli assistenti amministrativi alle prese con la valutazione delle domande dei docenti per l’accesso alla II e III fascia delle graduatorie di istituto”. Sempre la rivista rivela che vi sono “migliaia di reclami già recapitati sulle scrivanie delle segreterie, da parte dei docenti che hanno potuto visualizzare il punteggio tramite Istanze on line”.

“Alla mancata formazione su molti aspetti delle tabelle di valutazione dei titoli (variamente interpretate con fantasia) si aggiungono gli errori di default del sistema informatico”. Quello che più spesso si verifica è la somma del totale punteggio precedente più il punteggio del titolo di accesso: sta “generando degli ingiustificati surplus, sul quale il Ministero (e il gestore del sistema) finora non è intervenuto (in caso contrario chiediamo alle segreterie di segnalarcelo). A questo punto – continua Orizzonte Scuola – l’escamotage di alcune segreterie per far quadrare i punteggi è quello di abbassare il punteggio del triennio precedente e di innalzare quello dei titoli del 2017/20, generando alla fine un totale esatto. Naturalmente si agisce su entrambi i punteggi per poter arrivare al totale esatto con i vincoli imposti”.

Siamo dinanzi a un vero “lavoraccio, reso in condizioni di stress, con scadenze sempre più imminenti per l’avvio dell’anno scolastico. La fase dei reclami e della loro valutazione è quella più delicata, in quanto inciderà sulla vita professionale dei candidati”. Ai docenti, nel momento in cui il reclamo (da presentare entro 10 giorni) viene accolto, il punteggio viene cambiato su Istanze on line; l’eventuale nuova posizione in graduatoria, però, sarà visualizzata solo quando le graduatorie saranno pubblicate definitivamente.

Nel computo degli errori da sanare, ci sono pure da considerare, come se non bastasse, i tanti bug dovuti alla decisione del Miur di regolare le graduatorie d’istituto di seconda e terza fascia degli anni scolatici 2017/18, 2018/19 e 2019/20 in modo superficiale. Gli errori regolamentari sono stati molteplici, tanto che lo studio legale del sindacato Anief ha organizzato una serie di ricorsi, al Tar del Lazio, sia contro le tante esclusioni contenute nel D.M. 374/2017 che rispetto alla nota MIUR di trasmissione prot. n. 25196 del 1° giugno 2017, perché contenenti elementi di ingiustizia e irragionevolezza macroscopici, spesso in contrasto con chiare pronunce della magistratura amministrativa e persino rispetto ai recenti decreti delegate.

Le adesioni ai ricorsi, completate entro lo scorso 8 luglio attraverso apposite diffide, sono state diverse migliaia. Riguardano il divieto di aggiornamento della I fascia per chi è inserito a pieno titolo o con riserva, il mancato inserimento in II fascia dei docenti abilitati ITP, AFAM, Educatori, Diplomati magistrale a indirizzo linguistico, Idonei ultimi concorsi, Abilitati all’estero in attesa del riconoscimento del titolo in Italia, oltre che contro l’esclusione dalla terza fascia dei laureandi già iscritti alle sessioni di laurea. E anche altre tipologie di candidati.

Sinora, le espressioni dei giudici hanno dato ragione alla linea dell’Anief. Per quanto riguarda gli Insegnanti Tecnico Pratici, infatti, prima di Ferragosto è giunta la sentenza del Tribunale Amministrativo n. 9234/2017 che ha confermato in toto le tesi sostenute dal giovane sindacato riguardo al diritto all’inserimento in seconda fascia dei diplomati ITP, il cui titolo di studio è “abilitativo all’insegnamento”: il TAR Lazio ha quindi fissato le udienze di discussione in Camera di consiglio per i ricorrenti Anief e comunicato l’imminente riapertura delle graduatorie da parte del Miur.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, si dice ottimista sul fatto che il “Tar possa esprimersi favorevolmente all’inserimento nella seconda fascia d’istituto anche per i diplomati AFAM e magistrale linguistico, per i quali già esistono pronunciamenti positivi in Consiglio di Stato. C’è anche da verificare se il Ministero dell’Istruzione abbia comunicato ai propri Ambiti territoriali provinciali e alle scuole capofila di dare seguito agli ordini del tribunale amministrativo per registrare l’immediato inserimento nella seconda fascia delle Graduatorie d’Istituto di tutti gli aventi diritto. Inoltre – conclude il sindacalista – è bene che ogni docente verifichi il punteggio assegnatogli e presenti apposito ricorso, qualora vi siano discrepanze rispetto a quanto effettivamente gli spetta”.

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