Incontro al Miur sugli organici, per stabilizzare i 100mila posti dell’organico di fatto

Tempo di decisioni importanti per il Miur, che deve prendere una strada netta per quel che riguarda gli organici dei lavoratori della scuola. Ministero e sindacati si incontrano in queste ore per un’informativa utile a fare il punto sull’annuale Circolare sugli organici.

“Uno dei principali obiettivi, che si era posto il Ministro Fedeli – scrive Orizzonte Scuola – consisteva nel permettere un ordinato avvio dell’anno scolastico, con tutti i docenti assegnati alle scuole già dal primo settembre. L’obiettivo, considerata la tempistica della mobilità, potrebbe essere raggiungibile. Al tal fine, un altro importante tassello riguarda la definizione degli organici, sulla base dei quali effettuare trasferimenti, passaggi di ruolo/cattedra e immissioni in ruolo”.

C’è da considerare infatti che “la definizione degli organici, per l’a.s. 2018/19, dovrebbe presentare delle novità dovute all’assegnazione dell’organico di potenziamento alla scuola dell’infanzia e alla trasformazione di posti dell’organico di fatto in organico di diritto, grazie alle risorse stanziate nella legge di Bilancio”. Tuttavia, “l’attribuzione dell’organico di potenziamento alla scuola dell’infanzia non comporterà un incremento di posti, ma vi sarà una ridistribuzione dei posti già assegnati agli altri ordini di scuola con la legge n. 107/2015 (la cui distribuzione – per ordine e grado – è riportata nella Tabella 1 allegata alla legge), senza però dar vita ad esuberi nell’ambito dei ruoli regionali”.

La buona notizia è che è previsto un leggero aumento di posti nell’organico autonomia, grazie al fatto che “la legge di Bilancio ha disposto un finanziamento di 150 milioni di euro per la trasformazione delle cattedre in organico di fatto in cattedre stabili, che confluiranno nell’organico dell’autonomia: 50 milioni saranno spesi nel 2018, 150 a regime a decorrere dal 2019”.

I sindacati e le associazioni di categoria spingono affinchè tutti i posti dell’organico di fatto vengano trasformati in organico di diritto. Sarebbe, unitamente all’apertura delle GaE, un passaggio fondamentale per abbattere il precariato stabilizzando tutti i precari con oltre 36 mesi di servizio svolto, ad iniziare dai docenti abilitati.