Inserimento III fascia graduatorie di Istituto: titoli d’accesso classi di concorso

Sono settimane importanti per comprendere l’evoluzione della vicenda legata all’aggiornamento delle Graduatorie di Istituto e dell’inserimento in III fascia. In molti si chiedono quali sono i titoli d’accesso alle classi di concorso. Sarebbe opportuno fare chiarezza, appunto, prima dell’incombente aggiornamento e inserimento delle graduatorie di Istituto di II e III fascia.

I dubbi maggiori riguardano quel che riguarda l’inserimento in III fascia.

Le nuove classi di concorso e i relativi titoli d’accesso sono regolamentate dal DPR n. 19/2016. Ma le incertezze sono tante, anche per via del fatto che si tratta di un decreto che contiene diverse imprecisioni. Il Miur ha assicurato che provvederà alla correzione, ma per il momento nulla si muove.

Sarebbe da chiarire anche l’aspetto legato alla mancanza nel decreto di indicazioni sulle modalità di accesso alle classi di concorso per quei docenti già in possesso dei titoli di studio richiesti dalla normativa previgente. Il fatto che nel decreto si parli ancora di Tfa, ormai abolito, conferma come lo stesso necessiti di una revisione.

Nel decreto ci sono due tabelle contenenti le nuove classi di concorso e i relativi titoli d’accesso.

Nella Tabella A sono indicate le classi di concorso per la scuola secondaria di primo e secondo grado, identificate attraverso uno specifico codice alfanumerico; gli insegnamenti ad esse relativi; le corrispondenze con le classi di concorso di cui alle Tabelle A e D, allegate al decreto del Ministro della pubblica istruzione 30 gennaio 1998.

Nella Tabella B ci sono le classi di concorso a posti di insegnante tecnico-pratico per la scuola secondaria di primo e secondo grado, identificate attraverso uno specifico codice alfanumerico, e gli insegnamenti ad esse relativi, le corrispondenze con le classi di concorso di cui alla Tabella C allegata al decreto del Ministro della pubblica istruzione 30 gennaio 1998.

Il Miur a breve dovrà provvedere a correggere gli errori presenti nel Decreto. La necessità primaria è che vanga adattato alle necessità di chi al momento dell’entrata in vigore del DPR (23/02/2016), era in possesso di un titolo di studio valido per l’accesso alle “vecchie” classi di concorso.