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Mobilità 2017: le prime decisioni del Miur

Si è concluso il primo incontro al Ministero che ha come obiettivo la realizzazione del tanto atteso contratto per la mobilità docenti 2017. La prossima settimana si prosegue.

Le principali novità riguardano una certa libertà consentita ai docenti. Il Ministero ha specificato la modalità di elaborazione della domanda per la mobilità sottolineando come gli insegnanti potranno indicare fino ad un massimo di 15 preferenze di cui massimo 5 scuole. La libertà riguarda anche la possibilità di scegliere tra scuole, ambito o codice provincia. Quindi ci sarà l’opportunità di indicare anche una sola scuola, un solo ambito o un solo codice provincia.

Altra indicazione importante quella che riguarda la domanda, che sarà unica: sia provinciale che interprovinciale. Fermo restando la distinzione tra mobilità professionale per passaggi di cattedre o di ruolo. Importante tenere presente però che la mobilità interprovinciale avrà precedenza su quella provinciale. Quindi nel caso in cui nella stessa domanda l’insegnante indicasse sia scuole che ambiti di titolarità o province, il sistema prediligerà gli ambiti, le scuole delle altre province. Questo a prescindere dalle preferenze nell’ordine della domanda.

Le preferenze potranno indicare non singola sede, ma intero codice meccanografico dell’istituto comprensivo o superiore. Il motivo? Ormai si ragiona per “organico dell’autonomia”. Quindi i docenti esprimeranno unico codice dell’istituto comprensivo o superiore.

Importante tenere presente anche chh per i diversi organici costituiti tra scuola serale e diurno ci sarà distinzione. Stesso discorso per gli organici costituiti presso i CPIA, le sezioni carcerarie e ospedali.

Si tratta di sedi che il docente potrà inserire come preferenze nella domanda di mobilità. Se l’insegnante preferisce una di queste sedi dovrà specificarlo chiaramente nella domanda. Meno chiara la situazione riguardante la possibilità per i docenti titolari di ambito di poter fare domanda e chiedere la titolarità nella scuola in cui insegnano. Se ne saprà probabilmente di più la prossima settimana.

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