Le dimissioni del premier Matteo Renzi in seguito alla vittoria del NO al Referendum costituzionale hanno portato alla nomina di Gentiloni capo del governo. Cosa cambia per il mondo della scuola? Per il momento appare certo che il Ministro Giannini non dovrebbe mantenere il suo incarico.
Ciò nonostante il fatto che molti Ministri saranno confermati dal nuovo provvisorio capo dell’esecutivo. Evidentemente il Ministro Giannini non rientra tra questi, considerato che fin da subito si è capito che sarebbe stata rimossa dal suo incarico.
Il dicastero era stato offerto a Cuperlo, che però ha rifiutato l’incarico di Ministro dell’istruzione. Cosa che di fatto ufficializza che il Ministro Giannini, ormai ex, non rientra nella rosa dei Ministri che Gentiloni confermerà dal Governo Renzi al suo.
Gentiloni ha accettato con riserva. La sua intenzione è quella di allargare le maglie del consenso a Sinistra. Va letto in questo senso il fatto che abbia offerto a Cuperlo l’incarico di Ministro dell’istruzione. Cuperlo, leader della sinistra interna, ha però subito fatto sapere di non essere interessato. Al momento non vorrebbe alcun coinvolgimento diretto nel nuovo esecutivo.
Rifiuto che apre a diversi possibili scenari, perchè le alternative sono diverse. Per sostituire la Giannini l’ipotesi più probabile è che possa essere promossa la responsabile Scuola del Pd Francesca Puglisi.
Ma nelle ultime ore è venuto fuori anche il nome di Marco Rossi Doria che nella precedente legislatura ha affiancato nel ruolo di Sottosegretario il Ministro Carrozza.
Smentita la possibilità che il novo Ministro dell’Istruzione possa essere la Boschi, che dovrebbe comunque lasciare il suo ruolo di Ministro delle Riforme pur restando nel Governo con altre mansioni.