Resta complicata la situazione per i docenti siciliani che vorrebbero lasciare il Nord e i prossimi assunti in ruolo. Scade oggi il termine ultimo di consegna del numero esatto dei pensionamenti. Il rischio è che oltre 100 posti non potranno essere assegnati per la mobilità e le immissioni in ruolo.
Il problema è che l’Inps sta tardando a verificare i requisiti. E’ proprio dell’Inps e non degli Uffici Scolastici, quest’anno, il compito di verificare i requisiti degli insegnanti che hanno inoltrato la domanda di pensionamento.
I sindacati lanciano l’allarme. Proprio Cisl scuola avverte che: “La Cisl scuola Palermo-Trapani – scrive il segretario, Vito Cassata – esprime preoccupazione rispetto alle ormai prossime operazioni di mobilità e immissioni in ruolo relative all’anno scolastico 2018/19. A partire da quest’anno – spiega – la verifica dei requisiti previdenziali finalizzata alla cessazione dal lavoro è di competenza dell’Inps e non è più interna agli uffici degli ambiti territoriali”.
La scadenza di oggi per la comunicazione al sistema informatico i nominativi degli insegnanti di scuola dell’infanzia e primaria che potranno andare in pensione dal 1°settembre diventa fondamentale: “Ad oggi, in provincia di Palermo, l’Inps non ha ancora verificato il requisito di circa un centinaio di docenti di scuola primaria e dell’infanzia”.
Il rischio è che se tale termine non dovesse essere rispettato, delle 166 cattedre disponibili per effetto dei pensionamenti saranno disponibili poco più di qualche decina.
Rischiano in questo modo i 100 posti assegnati in ruolo con la Buona Scuola che aspettano di tornare dal Nord. Situazione delicata anche per i precari che da anni attendono l’assunzione. “Diventa reale e terribilmente concreta la preoccupazione della perdita di più di cento posti, conclude Cassata, che andrebbero utilizzati per le operazioni di mobilità e per le immissioni in ruolo relative al prossimo anno scolastico”.