Test d'ingresso Università 2017: per laurea magistrale professioni sanitarie c'è da aspettare
Diploma magistrale in GaE: verso il reclutamento anche per infanzia e primaria
22 Marzo 2017
Noipa, ecco la nuova pagina Facebook ufficiale
29 Marzo 2017

Precari scuola, l’Ue critica i contratti a termine in Italia

I docenti precari in Italia hanno un prezioso alleato: l’Unione Europea, che spinge il Governo italiano ad adeguarsi al più presto alla mancata soluzione di una situazione che si sta incancrenendo.

L’invito giunge con forza da parte di Cecilia Wikström, Presidente della Commissione per le Petizioni del Parlamento Europeo. Il motivo del rimprovero? La mancata adozione della Direttiva Ue 1999/70/CE sulla stabilizzazione del personale pubblico con 36 mesi di servizio svolto. Basti considerare, per capire la gravità della situazione, che solo nella scuola ci sono circa 100mila precari.

“Alle autorità italiane e ai componenti della rappresentanza permanente – ha detto con tono deciso Cecilia Wikstrom riferendosi all’abuso di contratti a termine – vorrei esprimere grande preoccupazione. Perché questo accade e ripetutamente: anno, dopo anno e dopo anno. Questo, non è degno di uno Stato membro dell’Unione Europea nel 2017: abbandonate questo comportamento sbagliato e rapidamente”, ha esortato la Presidente della Commissione per le Petizioni del Parlamento Ue.

“A noi – ha spiegato Wikstrom – questa problematica sta molto a cuore: ovviamente, manterremo aperte tutte queste petizioni e aspetteremo con impazienza informazioni aggiornate dalla Commissione Europea. In particolare, sulla procedura d’infrazione e la situazione per ogni caso, per iscritto. Perché, mi spiace dirlo, ma la vostra risposta oggi non è stata sufficiente. Ci dovevano essere molte più informazioni che avreste dovuto fornirci”.

“Per esempio – ha continuato la Presidente -, a gennaio del 2017, solo poche settimane fa, la direzione generale sull’Occupazione ha fatto sapere che a seguito di una richiesta di informazione da parte del mediatore, daranno una risposta dettagliata. È stupefacente che non abbiate citato questo. Io aspetto delle informazioni dettagliate da fornire a questa commissione proprio su questi temi, perché noi non siamo nemici del mediatore europeo: lavoriamo insieme, quindi dobbiamo ricevere esattamente le stesse informazioni che riceve il mediatore europeo. Poi, ci occuperemo di questa problematica, del tema dell’audizione che avrà luogo in autunno. E aspetto con impazienza anche i vostri contributi: poi, vedremo che tipo di misure adotteremo”.

“La netta presa di posizione della Commissione per le petizioni del Parlamento Europeo, a favore dei nostri rappresentanti, non fa altro che confermare la bontà della nostra linea per vincere il precariato – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal –. Nel frattempo, nei prossimi mesi, i contenziosi proseguiranno nei tribunali nazionali del lavoro, al fine di ottenere almeno un adeguato riconoscimento per la mancata assunzione. A questo proposito, si ricorda che la violazione della normativa comunitaria riguarda anche i decreti per la ricostruzione di carriera: chi volesse presentare ricorso con Anief, per ottenere anche la stabilizzazione e gli indennizzi danni, può ancora decidere di ricorrere in tribunale per ottenere scatti di anzianità e risarcimenti adeguati”.

“Rimaniamo sempre più convinti che quello che sta accadendo in Italia sul fronte del precariato è assurdo: non solo lo Stato ignora le direttive e le sentenze comunitaria, ma anche quelle della Corte di Cassazione (ex plurimis nn. 22556 e 22558) sulla mancata assunzione dopo 36 mesi di servizio anche non continuativo. La stessa Cassazione ha sentenziato positivamente sulla assegnazione degli scatti di anzianità nei confronti dei precari vessati. Non sorprende – conclude Pacifico – se poi i giudici del lavoro assegnano sia il risarcimento sia gli aumenti stipendiali automatici”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • british school logo(19+ anni)
  • logo teens(11-19 anni)
  • kids logo (5-10 anni)
  • for school logo(formazione docenti)