Resta caldo il tema del contratto di rinnovo della scuola. Nelle ultime ore si fa strada la possibilità che il Governo emani un atto unilaterale per bypassare l’ostracismo dei sindacati.
Non sono infatti poche le difficoltà che stanno trovando Governo e Sindacati nell’accordarsi sul rinnovo del contratto.
I sindacati stanno chiedendo di spostare molte risorse nell’ambito della contrattazione all’interno degli istituti. Una di queste riguarda il bonus premiale dei docenti. Ma sul banco ci sono anche altre risorse che potrebbero confluire nel MOF.
Altro elemento di discussione quello delle sanzioni disciplinari. Parliamo di una delle voci che ha subito le modifiche maggiori che ambiscono ad un potenziamento dei poteri dirigenziali nell’erogare sanzioni ai docenti. Aumentano anche i campi di divieto. Uno di questi è il non poter intrattenere rapporti con gli studenti attraverso i social. Giro di vite anche in caso di molestie a danno degli studenti.
Sui permessi si gioca una partita importante. Molti gli elementi ancora da stabilire, ma si sa già che nell’atto di indirizzo generale di tutta la pubblica amministrazione, è chiaramente scritto che si interverrà sulla tempistica di presentazione domanda per i permessi 107. Il resto lo conosceremo quando sarà presentato il testo ai sindacati.
Disputa anche sugli aumenti: 85 euro lordi e 40 euro netti di aumento medi sono considerati dai sindacati e dal corpo docente e ATA troppo pochi. Ma le risorse sono quelle che sono e il rischio è che si arrivi a una fase di stallo.
Come detto, il Governo, in caso di mancanza di firma da parte dei sindacati, potrebbe decidere di emanare un atto unilaterale, anche per la parte economica. Una soluzione possibile ma che certo non sarebbe accolta con favore dalle parti in causa.