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Valeria Fedeli, chi è il nuovo Ministro dell’Istruzione

E’ stato completato nelle scorse ore al Miur il passaggio di consegne tra la neo Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli e la Ministra uscente Stefania Giannini. L’incontro è stato cordiale e all’insegna della collaborazione, e si è focalizzato sui dossier aperti e sulle prossime scadenze amministrative. La senatrice Stefania Giannini ha augurato buon lavoro a Valeria Fedeli. Quest’ultima ha ringraziato il suo predecessore per il lavoro svolto finora.

Valeria Fedeli, il nuovo ministro dell’Istruzione nominata dal Governo Gentiloni dice di se: “La definizione che sento più mia l’ha data una volta un giornale: una sindacalista pragmatica. Sono femminista, riformista, di sinistra”.

Valeria Fedeli è nata a Treviglio (Bg) il 29 luglio 1949. E’ cresciuta in provincia e si è trasferita a Milano una volta terminate le scuole, dove ha conseguito il diploma di laurea in Scienze Sociali, presso UNSAS. In quegli anni ha incontrato, scrive lei stessa, il movimento studentesco, il femminismo e la Cgil. Ha contribuito con Bersani alla definizione delle Linee guida di politica industriale per la competitività e l’internazionalizzazione del Sistema produttivo della moda italiana.

“Sono iscritta e militante del PD dalla fondazione, avendo da subito percepito il PD come il naturale luogo di rappresentanza delle culture e delle pratiche riformiste che ho sostenuto durante tutta la mia esperienza sindacale e politica. Sono stata candidata ed eletta come capolista del PD al Senato in Toscana. Il 22 marzo sono stata eletta Vice Presidente del Senato, con funzione vicaria”.

Valeria Fedeli è stata autrice di vari disegni di legge come quello per l’istituzione di una Commissione parlamentare sul fenomeno dei femminicidi. In qualità di vicepresidente vicario ha coadiuvato la Presidente della Camera Laura Boldrini nella seduta comune del Parlamento che ha condotto alla presidenza di Sergio Mattarella.

In molti si augurano che aver scelto per una ex sindacalista di punta della Cgil come Ministro dell’Istruzione possa essere di buon auspicio nei confronti dei sindacati della scuola e in prospettiva riforme.

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