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24 Cfu concorso non abilitati 2018: ancora poca chiarezza sugli istituti autorizzati

Ancora molte incertezze in merito all’acquisizione dei 24 Cfu per partecipare al concorso non abilitati. Per provare ad aiutare i candidati al concorso ad avere le idee più chiare, si fa avanti la Federconsumatori chiedendo direttamente al Ministero delucidazioni importanti in merito.

Il tema dei 24 cfu è strettamente legato alla partecipazione al concorso a cattedra 2018 per non abilitati. Infatti per partecipare al concorso bisogna dimostrare di essere in possesso dei 24 CFU in discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche. Il metodo per acquisirli, però non è del tutto chiaro.

Ciò che sappiamo è che gli enti interni al sistema universitario o AFAM riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione utili per il rilascio dell’attestato di conseguimento di tali crediti è presente sul sito www.universitaly.it.

Ma ci sono anche altri istituti di formazione, non presenti in questo elenco, che allo stesso modo propongono corsi e master per il conseguimento dei crediti. Con tariffe anche abbastanza elevate.

Ecco perchè Federconcumatori chiede chiarezza: “Tali istituti – spiega Federconcumatori – hanno rassicurato gli studenti, sui propri siti internet e sui social network, che i crediti conseguiti all’esito dei corsi o del master sono validi ai fini del concorso per l’insegnamento.

Viste le risposte contrastanti ricevuta anche dagli uffici per il pubblico del Ministero dell’Istruzione, molti studenti interessati si sono rivolti alla Federconsumatori per fare chiarezza sulla vicenda e per essere rassicurati circa la possibilità di essere ammessi al concorso.

In tal senso, il 19 gennaio, abbiamo rivolto una richiesta ufficiale al MIUR, per avere chiarimenti sulla vicenda”.

“Nell’eventualità in cui non venisse riconosciuta l’idoneità degli istituti coinvolti a rilasciare i crediti formativi – conclude la nota – abbiamo chiesto al Ministro ed alla Direzione Generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore di attivare strumenti idonei, anche di proroga dei termini, per permettere agli studenti che hanno frequentato i corsi ed i master in questione di aderire ai corsi degli atenei pubblici, garantendo la partecipazione e lo sviluppo democratico della prova che i candidati si apprestano a svolgere”.

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