Il terzo ciclo Tfa potrebbe essere annullato. E’ l’ultima indiscrezione, non ufficiale che arriva dal Ministero. Il quale starebbe pensando, per assumere i precari, di affidarsi a concorsi riservati, validi anche per i non abilitati.
Potrebbe arrivare a breve dunque un nuovo mini-piano di concorsi riservati per gli insegnanti ancora in attesa di una cattedra, sia per quelli abilitati che per i docenti senza abilitazione
Il fatto che però il terzo ciclo del Tfa, annunciato da oltre un anno, non si farebbe, porterebbe a non poche polemiche.
“Nella scuola ci sono 200mila precari che non possiamo dimenticare”, ha detto di recente Matteo Renzi. Una dichiarazione che fa ben sperare i docenti rimasti fuori dall’ultimo Concorsone?
Il governo in futuro non considererà più l’abilitazione come prerequisito per il concorso, considerando un unico momento di selezione post laurea. In questo modo si avrà accesso a un tirocinio lavorativo di tre anni e poi quasi automaticamente al ruolo.
Cosa che non risolverebbe la situazione di chi è rimasto nel limbo tra l’ultimo concorsone e l’istituzione del nuovo sistema, per il quale bisognerà attendere almeno 5-6 anni. Si parla di qualcosa come 80mila docenti più oltre 100mila nella terza fascia delle graduatorie, dove si iscrivono i laureati senza abilitazione, spesso anche loro utilizzati come supplenti.
La soluzione sarebbe quella di istituire una serie di concorsi riservati ai precari, compreso ai non abilitati. Per gli insegnanti di seconda fascia, il concorso sarebbe composto da una prova più semplice. Potrebbe essere solo un colloquio orale, senza prove scritte. Prova che darebbe accesso direttamente al ruolo, attraverso il consueto “anno di prova”. Per gli insegnanti di terza fascia, invece, si pensa a test e valutazione del servizio svolto. Chi passa accederebbe al tirocinio triennale. Un periodo di formazione-lavoro precedente alla stabilizzazione vera e propria. Quando? Non prima del 2018.