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Classi di concorso docenti, via all’aggiornamento periodico

Con il Fit, sistema di reclutamento dei docenti della scuola secondaria di I e II grado appena varato, cambia anche la possibilità di modificare, per i docenti di ruolo, la propria classe di concorso di titolarità.

Ciò che è certo è che le classi di concorso saranno riordinate e aggiornate periodicamente. In questo modo il Miur si garantisce che ci sia coerenza tra gli insegnamenti impartiti, le classi disciplinari di titolarità dei docenti e le classi dei corsi di laurea, dei corsi di laurea magistrale e dei corsi di diploma di I e di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Con questo nuovo sistema il Ministero vuole permettere, grazie al predetto riordino e aggiornamento, un più adeguato utilizzo professionale del personale docente in relazione alle innovazioni sugli insegnamenti introdotte dalla legge n.107/2015.

Ciò comporta che il nuovo Regolamento sulle classi di concorso, il DPR n. 19/2016, sia oggetto di nuove modifiche. Modifiche che si aggiungeranno a quelle necessarie per correggere gli errori formali e sostanziali riscontrati nello stesso dopo la pubblicazione.

Con le novità legate alla formazione dei docenti, si riuscirà a riordinare quindi, nelle intenzioni del Miur, le classi di concorso in modo da ottimizzare l’impiego del personale docente. Occhio anche alle sezioni che dovranno assicurare flessibilità che consentano ai docenti già di ruolo di modificare la classe di concorso di titolarità. Infatti è scritto che:

“Nell’ambito della collaborazione di cui all’articolo 2, comma 3, e in coordinamento con il Piano nazionale di formazione di cui al comma 5 del medesimo articolo, sono organizzate specifiche attività formative riservate a docenti di ruolo in servizio che consentano di integrare la loro preparazione al fine di poter svolgere insegnamenti anche in classi disciplinari affini o di modificare la propria classe disciplinare di titolarità o la tipologia di posto incluso il passaggio da posto comune a posto di sostegno e viceversa, sulla base delle norme e nei limiti previsti per la mobilità professionale dal relativo contratto collettivo nazionale integrativo”.

L’obiettivo a medio termine e mettere Scuole, Università e Istituzioni AFAM nelle condizioni di realizzare attività formative finalizzate a integrare le competenze dei docenti già di ruolo per consentire loro di insegnare in classi disciplinari affini, modificando la classe di concorso di titolarità o la tipologia di posto (comune/sostegno).

Sarà questo un vantaggio per i docenti in soprannumero in particolare che in questo modo avranno la possibilità di modificare la propria disciplina di insegnamento o tipologia trovando più facilmente una cattedra disponibile.

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