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Graduatorie ad esaurimento, IV fascia illegittima: via alle riassegnazioni

Ci sono importanti novità circa le graduatorie ad esaurimento. La IV fascia sarebbe illegittima, e a questo punto il Miur dovrà assegnare ruoli e supplenze spettanti dal 2014. La decisione è del Tar del Lazio, che come il Tribunale del Lavoro di Trani, ha accolto senza riserve la richiesta di un docente abilitato, inserito dal Miur in quella che viene considerata una fascia artificiosa.

I giudici hanno stabilito che il docente aveva il diritto di essere collocato nella terza fascia già dalla data di prima pubblicazione delle graduatorie del 2014 e in base all’effettivo punteggio posseduto. Precedente che ora apre la necessità di rivedere tutte le assegnazioni.

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Il Decreto Ministeriale in base al quale sono state fatte le assegnazioni sarebbe illegittimo considerato che viola il principio fondamentale del rispetto del merito nelle Graduatorie ad esaurimento. Acquisito il requisito di ammissione nelle Graduatorie d’interesse, “l’unico criterio di graduazione – riporta la sentenza – è quello che discende dalla valutazione dei titoli al fine di individuare i più capaci e meritevoli, non essendo il momento di conseguimento dei requisiti di ammissione utile a individuare i soggetti più capaci e meritevoli”.

Il Tribunale del Lavoro di Trani spiega che “un’interpretazione come quella fornita e applicata dal Ministero si pone in netto contrasto col principio meritocratico affermato dalla Consulta e non può che essere ritenuto incostituzionale per violazione dell’art. 3 della Carta”.

Anche il Tar del Lazio aveva sostenuto che “i requisiti per accedere all’insegnamento sono costituiti soltanto dal titolo di studio specificatamente richiesto e dal titolo di abilitazione allo specifico insegnamento, avendo il possesso di ogni altro titolo soltanto valore al fine di determinare il maggiore o minor merito, è evidente che la collocazione dei soggetti che hanno conseguito i requisiti di accesso successivamente, in posizione comunque deteriore, quali che siano i titoli valutati, rispetto ai soggetti che li hanno conseguito precedentemente, viola il principio costituzionale che garantisce l’accesso ai pubblici uffici a tutti coloro che ne hanno titolo, indipendentemente dal momento in cui l’hanno conseguito”. Di conseguenza, “non si poteva distinguere la graduatoria in fasce”.

“L’illegittimità della collocazione in quarta Fascia – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal – era palese e noi l’abbiamo denunciata sin dalla sua creazione. Il Miur non poteva distinguere le Graduatorie a esaurimento e porre in posizione deteriore, la cosiddetta ‘fascia aggiuntiva’, docenti aventi maggior punteggio rispetto ad altri che, pur con un punteggio inferiore, sono stati collocati in terza fascia. Abbiamo fatto notare all’amministrazione che i precetti costituzionali non possono essere aggirati. Ma non siamo stati ascoltati. Ora, procederemo con specifici ricorsi, per ristabilire la legalità attraverso il tribunale: i docenti collocati in quella fascia hanno diritto all’immissione in ruolo retroattiva in base al merito. Un motivo in più – conclude Pacifico – per aggiornare le GaE sin da subito, assieme alle graduatorie d’istituto, anziché attendere un altro anno”.

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